di Marta Naddei
Illegittimità del consiglio d’amministrazione della Centrale del Latte. Era questo uno dei motivi aggiunti per il deposito dei quali ieri mattina l’avvocato Licia Claps, che rappresenta i lavoratori della Centrale del Latte, aveva chiesto il rinvio della discussione di merito sui ricorsi contro la vendita della municipalizzata del settore lattiero caseario del Comune di Salerno. A questo si aggiunge anche la mancanza di una istruttoria che potesse fornire il quadro completo della situazione. Richiesta respinta da parte del giudice relatore del Tar Salerno, Grasso. La pubblicazione della sentenza dovrebbe dunque essere questione di giorni. E nel caso in cui il ricorso dei dipendenti dovesse essere rigettato è già pronto l’appello in Consiglio di Stato. Un atto, questo, che sarebbe ulteriormente avvalorato dalla mancata ammissione del motivo aggiunto inerente l’illegittimità del Consiglio d’amministrazione della Centrale del Latte: un’anomalia che risiederebbe – secondo l’avvocato Claps – nella mancata pronuncia dell’organo societario nella decisione di cedere le quote. Una posizione che il Cda avrebbe dovuto assumere alla luce dell’adozione della recente normativa nazionale in base alla quale ha deciso di statuire e per cui abvrebbe dovuto deliberare un’eventuale vendita dell’azienda. Mentre, come è noto, l’iniziativa è stata esclusivamente del Comune di Salerno. A tal proposito, un ricorso autonomo sul caso sarà comunque presentato. In tutto questo, c’è da attendere la decisione della Corte d’Appello in ordine alla decadenza di De Luca: la richiesta del Pg di decadenza “ex tunc”, ovvero da maggio 2013, metterebbe in discussione tutti i provvedimenti assunti dal sindaco e, di conseguenza, anche il bando per la cessione della totalità delle quote della Centrale del Latte.